domenica 3 gennaio 2010

Fotovoltaico meglio dei Btp

E’ la tesi provocatoria, ma fondata su dati di fatto, sostenuta da Laura La Posta in un articolo sul sito: ilsole24ore.com. Il ragionamento si basa sulla circostanza che in questo periodo i titoli di stato sono al loro rendimento minimo mentre dall’altro lato sono disponibili ottimi incentivi ed un quadro normativo del tutto favorevole.
Da un lato allora un impiego di denaro in Btp decennali al 3,80%, dall’altra un investimento in un impianto fotovoltaico che cancella la bolletta e genera reddito attraverso gli incentivi riconosciuti per l’energia prodotta.

Viene riportato ad esempio un investimento pari a 15.000 Euro per un impianto fotovoltaico con 16 mq di superficie di pannelli installati su una casa in Italia centrale in cui vivono quattro persone. Sommando il mancato esborso per l’energia consumata e gli incentivi erogati dal Gse per l’energia prodotta, il vantaggio economico annuo è stato calcolato in circa 1.500 Euro.

I primi dieci anni servono certo a ricompensare l’esborso ma successivamente si ha a disposizione un buon rendimento e per di più esentasse. Il gruppo di acquisto di pannelli solari degli Amici di Beppe Grillo di Modena ha argutamente concluso che poiché «un impianto fotovoltaico dura anche 40-50 anni, il reddito annuo costituisce di fatto una pensione integrativa».
Al conto manca infine un altro dato importante, il ritorno per l’ambiente. Infatti ogni kWh prodotto da fotovoltaico invece di uno da fonte tradizionale viene risparmiata l’immissione in atmosfera di circa 700 grammi di anidride carbonica. La convenienza allora è sicura ed oltre ad essere vantaggioso per noi riguarda anche le generazioni future
fonte : ilsole24ore.com