A Carbonia un impianto fotovoltaico da 1 MW all’interno di una discarica
lunedì 1 marzo 2010
"Vale la pena sottolineare - afferma Raffaele Garau, amministratore delegato di Ecodump/Riverso - che Sole a Carbonia rappresenta un intervento virtuoso all'interno di un progetto che nasce già come valorizzazione di un territorio ferito e come progetto ottimizzato dal punto di vista ambientale perchè dotato dei più aggiornati presidi per la tutela dell'area interessata e per una gestione controllata del necessario smaltimento dei rifiuti. L'apertura verso l'installazione dell'impianto fotovoltaico riteniamo possa essere fortunata per tutte le parti interessate e potrà solo generare del valore da riversare sulla comunità locale."
Il campo fotovoltaico è composto interamente da pannelli prodotti da Renergies Italia. Esistono al suo interno due aree, l’area est e quella ovest per un totale di sette sottocampi e di 5.472 moduli. Grazie ai 171 dispositivi la superficie dei moduli potrà essere orientata verso il punto massimo di luminosità del cielo ottimizzando così la resa energetica annua del 35-40%. Ogni modulo eroga una potenza nominale pari a 175 Wp nelle condizioni di irraggiamento più favorevoli per una potenza complessiva dell'impianto di 957,60 kW. La stima di produzione di energia elettrica per anno è di circa 1.534mila kWh.
I pannelli delle dimensioni di 1.585 mm x 805 mm x 40 mm, con 72 celle in silicio monocristallino, oggi producono energia elettrica sotto forma di corrente continua a una tensione di circa 400 Volt (bassa tensione). La corrente continua viene trasformata in corrente alternata e immessa nella rete pubblica a una tensione di 20.000 Volt, a mezzo di inverter e trasformatore. Il cavidotto elettrico di collegamento alla rete di media tensione, punto di consegna Enel posto a 150 metri dall’impianto, è completamente interrato. La qualità e l’attenzione alla sicurezza caratterizzano anche questa realizzazione. Tutte le strutture di sostegno dei pannelli sono realizzate in metallo trattato e protetto contro la corrosione e sono dotate di minuteria in acciaio inox. Queste attenzioni permetteranno di massimizzare l’installazione nel tempo e contenere gli interventi di manutenzione. Gli inseguitori sono dotati di sistemi di sicurezza contro eventuali effetti di venti che eccedano le normali condizioni previste e stimate dal progetto. Ciascuna struttura è dotata di un sensore anemometrico che invia un segnale di posizionamento qualora la velocità del vento superasse i limiti consentiti. Se questo dispositivo non dovesse funzionare interverrà un secondo meccanismo. Il sistema è infatti dotato di parti a cedimento programmato che lasceranno ruotare la superficie dell’inseguitore verso la direzione di minima resistenza al vento.
L’impianto è dotato anche di un sistema di controllo remoto per la trasmissione dei dati per poter monitorare con apposito software la produttività e la funzionalità del parco. Permetterà l’assistenza da remoto dell’operatore con verifiche di funzionamento degli inverter e l’eventuale distacco per messa in sicurezza di parte o dell’intero impianto.
"Sole a Carbonia - afferma Michel Gouffon, direttore generale di Renergies Italia - rappresenta per noi un nuovo motivo di orgoglio e di crescita. L'installazione all'interno di una discarica controllata ci ha portati, unitamente ai colleghi di Unendo Energia, a fare un nuovo esercizio di progettazione e guardando le immagini scattate in impianto possiamo ritenerci soddisfatti. E' importante anche sottolineare che l'utilizzo di tecnologia avanzata permetterà di ottimizzare la produzione e controllare i risultati. Questo ci porta a confermare l'impegno nel programma di ricerca SolarLab avviato lo scorso novembre che nel giro di circa un triennio potrà condurci ad introdurre delle innovazioni in produzione e quindi a fornire un fotovoltaico di nuova generazione sempre più efficiente a costi sempre più bassi."
L’intera installazione è oggi operativa grazie alla collaborazione mostrata sul territorio dal Comune di Carbonia, dalla Provincia, dalla Regione e da Enel. Ha superato le prove previste dalla normativa (collaudo dei materiali di cantiere anche con prove strumentali e/o di laboratorio, collaudo dell’impianto di terra, collaudo degli impianti elettrici, collaudo dell’impianto fotovoltaico, collaudo previsto dalla DK 5940).
"Efficienza energetica, raccolta differenziata, energie rinnovabili costituiscono un mix vincente - afferma Giacomo Guadagnini, Assessore Servizi di Pubblica Utilità - Infrastrutture - Lavori Pubblici - se si vuole preservare il territorio senza limitare il giusto sviluppo produttivo e l'implementazione necessaria delle infrastrutture. La chiave di lettura è unica ed è quella della crescita sostenibile ma unico deve anche essere l'obiettivo della Pubblica Amministrazione e delle aziende: creare le condizioni adatte per dare una prospettiva alle giovani generazione e trasmettendo i giusti valori".